Diario di Bordo di Marcus Harrington: differenze tra le versioni

Da D&D Campaign.
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== Giorno 1 ==
Un riassunto della situazione…
Un riassunto della situazione…
Siamo salpati oggi con la Verdeluna, finalmente sono tornato a essere quello che merito: un capitano. Sono nato per questo lo so, nessuno resiste al mio incredibile fascino. Ovviamente nemmeno questo branco di sbandati con cui mi tocca viaggiare: è una fortuna che mi abbiano trovato, senza di me sarebbero completamente persi e penso che loro mi adorino, d’altronde come si fa a non adorare uno come me.
Siamo salpati oggi con la Verdeluna, finalmente sono tornato a essere quello che merito: un capitano. Sono nato per questo lo so, nessuno resiste al mio incredibile fascino. Ovviamente nemmeno questo branco di sbandati con cui mi tocca viaggiare: è una fortuna che mi abbiano trovato, senza di me sarebbero completamente persi e penso che loro mi adorino, d’altronde come si fa a non adorare uno come me.
Purtroppo, dei miei ricordi ancora nulla: tornare in mare però ha risvegliato in me il desiderio di scrivere questo diario, sarebbe un peccato infatti che la mia illustre testimonianza si esaurisse improvvisamente con una spada conficcata sul petto. Inoltre, la nave ha fatto riaffiorare qualcosa; vado per mare come se lo sapessi fare da sempre e ho riconosciuto a prima vista tutto l’equipaggiamento: i cannoni, le drizze e tutte le vele. Sembra quasi che il mio cervello queste informazioni le portasse dentro, sento il timone come una continuazione delle mie mani e il fragore delle onde per me suona come una dolce musica. Marcus Harrington: capitano della Verdeluna… Suona bene, anche se mi ricordo di un’altra nave, il cui nome inizia con la P, una nave forminabile…Non so, spero che i miei ricordi tornino quanto prima. In realtà c’è un ricordo fisso che so risalire a prima che io perdessi la memoria: un nome che però non collego ad alcun volto, so essere importante, il solo ripetere mentalmente quel nome mi scalda il cuore e mi sprona in maniera irrazionale ad andare avanti anche nei momenti peggiori. Annabeth, chi sei?   
Purtroppo, dei miei ricordi ancora nulla: tornare in mare però ha risvegliato in me il desiderio di scrivere questo diario, sarebbe un peccato infatti che la mia illustre testimonianza si esaurisse improvvisamente con una spada conficcata sul petto. Inoltre, la nave ha fatto riaffiorare qualcosa; vado per mare come se lo sapessi fare da sempre e ho riconosciuto a prima vista tutto l’equipaggiamento: i cannoni, le drizze e tutte le vele. Sembra quasi che il mio cervello queste informazioni le portasse dentro, sento il timone come una continuazione delle mie mani e il fragore delle onde per me suona come una dolce musica. Marcus Harrington: capitano della Verdeluna… Suona bene, anche se mi ricordo di un’altra nave, il cui nome inizia con la P, una nave forminabile…Non so, spero che i miei ricordi tornino quanto prima. In realtà c’è un ricordo fisso che so risalire a prima che io perdessi la memoria: un nome che però non collego ad alcun volto, so essere importante, il solo ripetere mentalmente quel nome mi scalda il cuore e mi sprona in maniera irrazionale ad andare avanti anche nei momenti peggiori. Annabeth, chi sei?   
E’ successo di tutto da quando ho perso la memoria: mi ha trovato quella ragazza in mezzo al mare. Per fortuna: non sarebbe durata due giorni senza di me, parla solo delle stelle ma, detto francamente, penso che non abbia mai navigato prima d’ora. Riesce a portare a malapena una zattera di quelle che costruiscono i bambini, non avrebbe avuto speranza di sopravvivere in mare aperto. Poi ha più personalità delle fasi lunari, un giorno è piacevole come la brezza mattutina e il successivo diventa insopportabile come il vento in prua. Bah, c’è veramente gente strana a questo mondo. Non che gli altri siano meglio: Ranga, quella lucertola che dice di essere un “antico drago”, una creatura che viveva millenni fa. Ma fatemi un piacere, a me sembra solo una lucertola troppo cresciuta con grandi manie di protagonismo. Poi c’è Susano che si atteggia come un so tutto io sparando solo grandi cavolate. “i cannoni della Verdeluna sono una tecnologia vecchia” se ne va blaterando… Si vede che non ha mai visto neanche lontanamente un tale capolavoro della tecnica, ma del resto di cosa mi sorprendo… Fa affidamento a quella magia di cui tanto si riempie la bocca, come se sparare fulmini dalle mani lo rendesse speciale; questi giochetti di prestigio in battaglia non funzionano, le uniche cose affidabili sono una spada bene affilata e una pistola carica; non le mani luminose. Ora si sono uniti al viaggio anche due nuovi soggetti: un’elfa con gli occhi che sembrano due lanterne… Si chiama Lysarien: una ragazza di poche parole che però sa essere pungente, devo ancora inquadrarla bene. Poi c’è quel nano pelato insopportabile: Thorokash che più mi sta lontano meglio è: blatera continuamente di dei, sangue divino, angeli… Boh, io continuo a non capirci niente… So solo che dobbiamo recuperare questo sangue immortale per salvare il mondo, a quanto pare è questo l’obiettivo che ci ha dato Arce prima di risvegliarci in questo continente. Non mi soffermo su Arce altrimenti più che un diario questa diventa un’enciclopedia: ai posteri basta sapere che a quanto pare questa donna (o uomo?) ha selezionato alcuni di noi per salvare il mondo, ovviamente questo senza dare alcuna indicazione. Ma qui ci torneremo dopo. Quasi dimenticavo: fortunatamente si è unito a noi l’unico su cui posso veramente fare affidamento, costui supera qualsiasi membro del gruppo in saggezza, astuzia e abilità: Sylas, l’ex capitano della Verdeluna, nonché il mio primo ufficiale: lui si che ne capisce di mare e la sa lunga; infatti è sempre molto servizievole e dispensa saggi consigli; si vede che la sa lunga. Peccato che sarà con noi solo poche settimane, è per l’appunto il proprietario della Verdeluna e ci ha concesso di utilizzarla sotto pagamento. Tuttavia, sebbene sia semplicemente un mercenario, sembra una persona onesta di cui ci si può fidare: inoltre un po’ di esperienza in queste acque che non conosco può sempre tornare utile.
E’ successo di tutto da quando ho perso la memoria: mi ha trovato quella ragazza in mezzo al mare. Per fortuna: non sarebbe durata due giorni senza di me, parla solo delle stelle ma, detto francamente, penso che non abbia mai navigato prima d’ora. Riesce a portare a malapena una zattera di quelle che costruiscono i bambini, non avrebbe avuto speranza di sopravvivere in mare aperto. Poi ha più personalità delle fasi lunari, un giorno è piacevole come la brezza mattutina e il successivo diventa insopportabile come il vento in prua. Bah, c’è veramente gente strana a questo mondo. Non che gli altri siano meglio: Ranga, quella lucertola che dice di essere un “antico drago”, una creatura che viveva millenni fa. Ma fatemi un piacere, a me sembra solo una lucertola troppo cresciuta con grandi manie di protagonismo. Poi c’è Susano che si atteggia come un so tutto io sparando solo grandi cavolate. “i cannoni della Verdeluna sono una tecnologia vecchia” se ne va blaterando… Si vede che non ha mai visto neanche lontanamente un tale capolavoro della tecnica, ma del resto di cosa mi sorprendo… Fa affidamento a quella magia di cui tanto si riempie la bocca, come se sparare fulmini dalle mani lo rendesse speciale; questi giochetti di prestigio in battaglia non funzionano, le uniche cose affidabili sono una spada bene affilata e una pistola carica; non le mani luminose. Ora si sono uniti al viaggio anche due nuovi soggetti: un’elfa con gli occhi che sembrano due lanterne… Si chiama Lysarien: una ragazza di poche parole che però sa essere pungente, devo ancora inquadrarla bene. Poi c’è quel nano pelato insopportabile: Thorokash che più mi sta lontano meglio è: blatera continuamente di dei, sangue divino, angeli… Boh, io continuo a non capirci niente… So solo che dobbiamo recuperare questo sangue immortale per salvare il mondo, a quanto pare è questo l’obiettivo che ci ha dato Arce prima di risvegliarci in questo continente. Non mi soffermo su Arce altrimenti più che un diario questa diventa un’enciclopedia: ai posteri basta sapere che a quanto pare questa donna (o uomo?) ha selezionato alcuni di noi per salvare il mondo, ovviamente questo senza dare alcuna indicazione. Ma qui ci torneremo dopo. Quasi dimenticavo: fortunatamente si è unito a noi l’unico su cui posso veramente fare affidamento, costui supera qualsiasi membro del gruppo in saggezza, astuzia e abilità: Sylas, l’ex capitano della Verdeluna, nonché il mio primo ufficiale: lui si che ne capisce di mare e la sa lunga; infatti è sempre molto servizievole e dispensa saggi consigli; si vede che la sa lunga. Peccato che sarà con noi solo poche settimane, è per l’appunto il proprietario della Verdeluna e ci ha concesso di utilizzarla sotto pagamento. Tuttavia, sebbene sia semplicemente un mercenario, sembra una persona onesta di cui ci si può fidare: inoltre un po’ di esperienza in queste acque che non conosco può sempre tornare utile.

Versione attuale delle 13:38, 7 ago 2025

Giorno 1[modifica]

Un riassunto della situazione… Siamo salpati oggi con la Verdeluna, finalmente sono tornato a essere quello che merito: un capitano. Sono nato per questo lo so, nessuno resiste al mio incredibile fascino. Ovviamente nemmeno questo branco di sbandati con cui mi tocca viaggiare: è una fortuna che mi abbiano trovato, senza di me sarebbero completamente persi e penso che loro mi adorino, d’altronde come si fa a non adorare uno come me. Purtroppo, dei miei ricordi ancora nulla: tornare in mare però ha risvegliato in me il desiderio di scrivere questo diario, sarebbe un peccato infatti che la mia illustre testimonianza si esaurisse improvvisamente con una spada conficcata sul petto. Inoltre, la nave ha fatto riaffiorare qualcosa; vado per mare come se lo sapessi fare da sempre e ho riconosciuto a prima vista tutto l’equipaggiamento: i cannoni, le drizze e tutte le vele. Sembra quasi che il mio cervello queste informazioni le portasse dentro, sento il timone come una continuazione delle mie mani e il fragore delle onde per me suona come una dolce musica. Marcus Harrington: capitano della Verdeluna… Suona bene, anche se mi ricordo di un’altra nave, il cui nome inizia con la P, una nave forminabile…Non so, spero che i miei ricordi tornino quanto prima. In realtà c’è un ricordo fisso che so risalire a prima che io perdessi la memoria: un nome che però non collego ad alcun volto, so essere importante, il solo ripetere mentalmente quel nome mi scalda il cuore e mi sprona in maniera irrazionale ad andare avanti anche nei momenti peggiori. Annabeth, chi sei? E’ successo di tutto da quando ho perso la memoria: mi ha trovato quella ragazza in mezzo al mare. Per fortuna: non sarebbe durata due giorni senza di me, parla solo delle stelle ma, detto francamente, penso che non abbia mai navigato prima d’ora. Riesce a portare a malapena una zattera di quelle che costruiscono i bambini, non avrebbe avuto speranza di sopravvivere in mare aperto. Poi ha più personalità delle fasi lunari, un giorno è piacevole come la brezza mattutina e il successivo diventa insopportabile come il vento in prua. Bah, c’è veramente gente strana a questo mondo. Non che gli altri siano meglio: Ranga, quella lucertola che dice di essere un “antico drago”, una creatura che viveva millenni fa. Ma fatemi un piacere, a me sembra solo una lucertola troppo cresciuta con grandi manie di protagonismo. Poi c’è Susano che si atteggia come un so tutto io sparando solo grandi cavolate. “i cannoni della Verdeluna sono una tecnologia vecchia” se ne va blaterando… Si vede che non ha mai visto neanche lontanamente un tale capolavoro della tecnica, ma del resto di cosa mi sorprendo… Fa affidamento a quella magia di cui tanto si riempie la bocca, come se sparare fulmini dalle mani lo rendesse speciale; questi giochetti di prestigio in battaglia non funzionano, le uniche cose affidabili sono una spada bene affilata e una pistola carica; non le mani luminose. Ora si sono uniti al viaggio anche due nuovi soggetti: un’elfa con gli occhi che sembrano due lanterne… Si chiama Lysarien: una ragazza di poche parole che però sa essere pungente, devo ancora inquadrarla bene. Poi c’è quel nano pelato insopportabile: Thorokash che più mi sta lontano meglio è: blatera continuamente di dei, sangue divino, angeli… Boh, io continuo a non capirci niente… So solo che dobbiamo recuperare questo sangue immortale per salvare il mondo, a quanto pare è questo l’obiettivo che ci ha dato Arce prima di risvegliarci in questo continente. Non mi soffermo su Arce altrimenti più che un diario questa diventa un’enciclopedia: ai posteri basta sapere che a quanto pare questa donna (o uomo?) ha selezionato alcuni di noi per salvare il mondo, ovviamente questo senza dare alcuna indicazione. Ma qui ci torneremo dopo. Quasi dimenticavo: fortunatamente si è unito a noi l’unico su cui posso veramente fare affidamento, costui supera qualsiasi membro del gruppo in saggezza, astuzia e abilità: Sylas, l’ex capitano della Verdeluna, nonché il mio primo ufficiale: lui si che ne capisce di mare e la sa lunga; infatti è sempre molto servizievole e dispensa saggi consigli; si vede che la sa lunga. Peccato che sarà con noi solo poche settimane, è per l’appunto il proprietario della Verdeluna e ci ha concesso di utilizzarla sotto pagamento. Tuttavia, sebbene sia semplicemente un mercenario, sembra una persona onesta di cui ci si può fidare: inoltre un po’ di esperienza in queste acque che non conosco può sempre tornare utile.