Apri/Chiudi la barra di ricerca
Ricerca
Apri/Chiudi il menu
notifications
Apri/Chiudi il menu personale
Modifica di
Zhar'ganthul
(sezione)
Da D&D Campaign.
Visite
Leggi
Modifica
Cronologia
associated-pages
Pagina
Discussione
Altre azioni
Attenzione:
non hai effettuato l'accesso. Se effettuerai delle modifiche il tuo indirizzo IP sarà visibile pubblicamente. Se
accedi
o
crei un'utenza
, le tue modifiche saranno attribuite al tuo nome utente, insieme ad altri benefici.
Controllo anti-spam.
NON
riempirlo!
== Descrizione == Zhar'Ganthul era il drago più potente del clan da cui proviene [[Ranga]]. Era una creatura titanica e venerata, considerata invincibile perfino tra le montagne viventi che componevano la stirpe draconica. [[Ranga]] lo descrive come un essere inarrestabile, simbolo della legge spietata e dell’ordine assoluto del mondo antico, quando la terra era ancora muta e il cielo privo di stelle. Durante una delle notti di duello, cerimonie in cui i draghi misuravano la propria forza, Zhar'Ganthul affrontò una lunga serie di sfidanti, emergendo sempre vittorioso ma infine esausto. Fu in quel momento che [[Ranga]] colse la sua unica occasione. Con astuzia e disperazione, [[Ranga]] si intrufolò nel corpo di Zhar'Ganthul passando per la bocca spalancata e raggiunse il suo cuore, divorandolo dall’interno. Con quell’atto impossibile, [[Ranga]] scoprì il segreto: anche i draghi potevano morire. Zhar'Ganthul cadde, ma [[Ranga]] non ebbe tempo per festeggiare la sua morte. Dal cielo si aprì una fessura e una pioggia di fulmini d’argento si abbatté sul mondo, annientando e pietrificando la stirpe draconica. Questo evento diede origine al primo ciclo di luce e oscurità, sancendo la fine dell’era dei draghi. Nel presente, il nome di Zhar'Ganthul è ancora ricordato in sussurri e visioni: la [[Nonna Vrenna]], sotto effetto del pane rituale, sembra averne percepito la morte, accusando Ranga con le parole: "Tu hai ucciso Zhar'Ganthul."
Oggetto:
Per favore tieni presente che tutti i contributi a D&D Campaign possono essere modificati, stravolti o cancellati da altri contributori. Se non vuoi che i tuoi testi possano essere alterati, allora non inserirli.
Inviando il testo dichiari inoltre, sotto tua responsabilità, che è stato scritto da te personalmente oppure è stato copiato da una fonte di pubblico dominio o similarmente libera (vedi
Progetto:Copyright
per maggiori dettagli).
Non inviare materiale protetto da copyright senza autorizzazione!
Annulla
Guida
(si apre in una nuova finestra)